Come l'invenzione si è evoluta fino ad oggi

Come l'invenzione si è evoluta fino ad oggi



Dal 1874 fino ai giorni nostri, l'avviamento delle automobili è cambiato radicalmente e ha visto un'innovazione significativa nei primi decenni del 1900, quando da meccanico, è diventato elettrico; ma vediamo ora di partire da quell'epoca e ripercorrere l'evoluzione in quest'ambito fino ad oggi.

"The car that has no crank"; compariva questa frase nella pubblicità della casa automobilistica Cadillac nel 1911: la manovella fu così sostituita da un avviamento (e fanali) elettrici. Questa  innovazione portò numerosi benefici sulle quattro ruote, uno dei quali fu quello legato alla sicurezza: un non troppo affidabile impianto meccanico, nell'eventualità di un guasto poteva mettere a rischio l'incolumità del guidatore con conseguenti danni fisici, dovuti a contraccolpi e rotture delle manovelle appunto.

Dal 1914 fino al 1933 le vendite crebbero fino a raggiungere circa le 500'000, questo anche grazie alla rinomata e ancora più che attuale azienda Bosch, la quale proprio nel 1914 presenta la propria versione del meccanismo.

Ulrich Kirschner, presidente della divisione Starter Motors & Generators di Bosch, ha detto in proposito: “Il motorino di avviamento è il tipico prodotto Bosch lanciato agli albori della motorizzazione, ideato per sopperire alle scomodità dell’auto e per aumentarne la sicurezza“.

Da quell'epoca fino ad oggi ci si è appoggiati ai motorini di avviamento per permettere alle automobili di avviarsi. Essi sono basati su un sistema che trasforma l'energia elettrica fornita da un accumulatore in energia meccanica di rotazione necessaria al motore per avviarsi. 

La loro evoluzione si può intuire anche in termini di peso e potenza: mente un tempo per un motorino pesante 10kg si erogava una potenza inferiore al kw, oggi per un peso anche inferiore si possono produrre anche più di 20kw. 

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